Caso Ullrich, interviene Armstrong: “Farò di tutto per aiutarlo. Lui e Pantani non meritano di essere infangati”
Lance Armstrong interviene sulle recenti vicende che hanno coinvolto il suo ex avversario Jan Ullrich. Arrestato due volte per aggressione, prima a Maiorca e poi a Francoforte, e successivamente ricoverato e dimesso da una clinica psichiatrica, l’ex corridore tedesco ha attribuito i suoi problemi attuali di tossicodipendenza alla separazione dalla moglie. Rivale del vincitore del Tour de France 1997 nelle sette stagioni successive, il texano, al quale sono stati tolti tutti i successi ottenuti alla Grande Boucle dopo aver ammesso di aver sistematicamente fatto ricorso al doping nel 2013, si è espresso sulla vicenda rispondendo via mail a delle domande poste da CyclingTips.
“Farò tutto quello che è in mio potere per aiutarlo. Jan è ancora una persona importante nella mia vita. Come corridore era un’autentica bestia e mi ha motivato come nessun altro dei miei rivali. Francamente è stato l’unico che mi abbia davvero spaventato nel corso della mia carriera”, ha sottolineato il 47enne di Austin, dicendosi pronto a salpare alla volta dell’Europa insieme a un medico per essere di supporto”.
Sollecitato poi a un paragone con la vicenda umana di Marco Pantani, Armstrong si è così espresso: “Credo che sia perfetto. Abbiamo già vissuto un film simile e abbiamo visto come sia andata a finire […] Quando l’Italia idolatra un Ivan Basso e infama un corridore come Pantani, i risultati sono questi. Quando la Germania fa lo stesso con Erik Zabel o Rolf Aldag e poi disonora Ullrich, accade la stssa cosa. Suppongo che lo stesso paragone si possa fare tra me e George Hincapie”.
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